L’anno appena trascorso ci ha lasciato con alcune indizi sulle strade che si affermeranno nel Social Media Marketing durante il 2016.

quale trend social media 2016

Inizia un nuovo anno ed è tempo di previsioni: cercando di essere un po’ più attendibile dell’oroscopo… penso che assisteremo ad alcuni cambiamenti significativi, sia dal punto di vista delle aziende che utilizzano i social media come strumento di business, sia dal punto di vista dei social stessi.

.1 Anche le PMI inizieranno ad adattarsi al cliente

Da una situazione in cui “basta esserci” ad una in cui “dobbiamo esserci bene”: visto che le piattaforme social iniziano finalmente a essere utilizzate con l’obiettivo di coinvolgere il proprio pubblico e non solo per promuovere prodotti (spesso non è la giusta maniera di porsi su questi media), anche le PMI cominceranno a dare una sempre maggiore importanza a strategie di comunicazione che includono anche:

  • Content Marketing: non solo promozione, ma anche conversazione, costruita sul linguaggio e sugli interessi degli utenti social. I contenuti verranno adattati alle diverse piattaforme, sulle quali verranno create delle community che potranno risultare anche piuttosto diverse tra loro.
  • Social selling: oltre ai contenuti promozionali, sulla scia di alcuni grossi brand anche le piccole aziende aumenteranno la produzione e la condivisione di argomenti, approfondimenti e notizie utili e interessanti, non necessariamente creati dall’azienda stessa. Perché? Semplice: anche così i social media aiutano a creare fiducia e diventare autorevoli agli occhi del nostro target.
  • Focus sui dipendenti: chi lavora per una ditta può essere un ottimo ambasciatore dei suoi valori. Far conoscere le storie delle persone che contribuiscono al successo dell’azienda potrà essere la chiave per una strategia social di successo.

.2 Più importanza a visual e video

Video e foto hanno fatto la parte del leone sui social network più noti, mentre in altri sono stati fin dall’inizio l’elemento principale. Anche un’immagine o un breve filmato fatti con uno smartphone possono essere coinvolgenti e costituire un eccellente strumento di engagement per i propri utenti, a costi bassi e con tempi di realizzazione brevi (chiedere a tutti gli artigiani che hanno trovato nuovi clienti grazie a Instagram e Pinterest).

.3 Algoritmi più complessi: spenderemo di più per avere traffico?

Facebook, con l’aumento della complessità del suo Edge Rank, influenza la maggiore o minore visibilità dei contenuti pubblicati a seconda del coinvolgimento che generano.
Il fatto che molta parte delle persone utilizzi i social in maniera “ludica” non significa che Facebook, Twitter & Co. non siano delle formidabili fonti di guadagno per i propri stakeholder: accrescere la difficoltà di farsi vedere tramite social media potrà avere due conseguenze (una non esclude l’altra, come ci insegnano Google e Adwords):

  • la necessità, da parte dei brand, di pubblicare contenuti che abbiano un reale valore per il proprio pubblico;
  • maggiore spesa pubblicitaria (e maggiori guadagni per i social), quando si vuole essere comunque certi di raggiungere una determinata audience.

È probabile che anche i social network che finora non hanno reso noti i cambiamenti in questo senso intraprendano questa strada.

.4 Aumento degli annunci pubblicitari di professionisti e piccole aziende

Da alcuni mesi abbiamo visto un numero sempre maggiore di professionisti, principalmente del marketing, apparire sulle pubblicità in Facebook e Twitter. Che sia una delle conseguenze della maggiore complessità degli algoritmi?
Nel corso del 2016 è facile prevedere un aumento di questo trend. Piattaforme come Facebook e Twitter sono animate dalle persone: è naturale che in un simile ecosistema possano trovare sempre più spazio anche contenuti promozionali di professionisti che presentano il loro lavoro, spesso offrendo omaggi come, ad esempio, un e-book da scaricare o un coupon sconto.

.5 Gruppi e comunità: sempre social, ma privato!

La possibilità di creare gruppi di utenti uniti da un interesse comune, anche sulle app di messaggistica, dà alle aziende una possibilità di veicolare contenuti dedicati a persone già interessate che verrà sempre maggiormente sfruttata. Ovviamente (e giustamente), non è possibile farlo in maniera smaccatamente promozionale, bensì andrà creato valore, che porti come conseguenza il venir considerati una fonte di informazioni autorevole.

E con questo, vi rimando al prossimo anno per vedere come sarà andata!